La prima operazione della Promessa Vera è stata un'importante valutazione militare per la Repubblica islamica dell'Iran.

29 novembre 2024 - 20:03
Quali saranno nuovi mezzi e strategia dell'Iran per l'operazione Promessa Vera 3 contro Israele?

In questa operazione, l'Iran ha cercato di testare sul campo i sistemi di difesa avanzati di Israele, compresi quelli americani ed europei, utilizzando contemporaneamente droni, missili da crociera e missili balistici e, di conseguenza, nella seconda operazione e di conseguenza secondo la valutazione precedente, circa il 90% dei missili iraniani ha colpito l'obiettivo. La terza operazione sembra avere un disegno diverso.

Non molto tempo fa, il ministro degli Esteri iraniano Sayyed Abbas Araghchi in un'intervista ad Al-Mayadeen ha espresso: "Abbiamo monitorato molto attentamente gli sviluppi nella regione negli ultimi mesi e durante questo periodo il regime sionista sta cercando di trascinare l'Iran in una guerra nella regione e poi trascinare altri partiti in questa guerra." E' stato così fino a quando la guerra si è estesa, ma abbiamo agito con intelligenza per non cadere nella trappola del regime sionista, ma per ritornare agli attacchi ed ai crimini del regime sionista, ed è stato questo regime ad attaccare l’Iran l’ultima volta. Pertanto, la Repubblica Islamica dell’Iran merita una risposta e attuerà questa risposta come azione legale e secondo le leggi internazionali, e questo attacco avrà sicuramente luogo.

Araghchi ha aggiunto: la risposta all'aggressione del regime sionista è definita e certa, ma in quali condizioni, in quale momento e in quale forma, tutto ciò dipende dalle condizioni adeguate che devono essere preparate per l'attuazione di questa risposta. Naturalmente, agiremo in modo intelligente, perché non ritarderemo né affretteremo l'attuazione dell'operazione e l'operazione " Promessa Vera 3" verrà eseguita secondo la promessa della Repubblica islamica dell'Iran.

Secondo il rapporto Parstoday, "Mehdi Bakhtiari"; esperto di questioni militari e di difesa ha scritto in una breve nota sul quotidiano Hamshahri nello stesso contesto e nell'analisi delle operazioni di Promessa Vera 1 e 2 e la sua differenza con Promessa Vera 3: Le operazioni militari di Promessa Vera 1 e 2, sebbene entrambi mirassero ad attaccare le posizioni del regime. Furono progettati e implementati dai sionisti, presentavano notevoli differenze nel tipo di equipaggiamento e nei metodi tattici che meritano un esame più attento. Nel frattempo, le voci sull’operazione di Promessa Vera 3 hanno aperto una serie possibilità e scenari davanti agli osservatori militari e di politici.

Per la Repubblica Islamica dell’Iran, la prima operazione della Promessa Vera è stata un’importante valutazione militare. In questa operazione, l'Iran ha cercato di testare sul campo i sistemi di difesa avanzati di Israele, compresi i sistemi di difesa americani ed europei, utilizzando contemporaneamente droni, missili da crociera e balistici. Lo scopo di questa azione era quello di misurare la resilienza dei sistemi per il cui rafforzamento il regime sionista aveva pagato costi esorbitanti dopo la guerra di 33 giorni in Libano nel 2006. In questa operazione, abbiamo assistito ad un disegno militare a più livelli durante il quale gli aiuti esteri di America, Inghilterra e persino Francia non hanno potuto impedire all’Iran di mostrare la sua capacità di oltrepassare le linee rosse della difesa sionista.

Nella seconda operazione, l’Iran ha cambiato strategia e ha utilizzato solo missili balistici avanzati. Questa volta, i missili ipersonici "Fattah" sono entrati in campo e sono stati registrati risultati sorprendenti. Le statistiche mostrano che su 200 missili lanciati sui territori occupati, 180 missili hanno colpito gli obiettivi designati. Questo livello di precisione e successo nelle operazioni ha messo seriamente a dura prova i sistemi di difesa israeliani come "Arrow" e ne ha chiaramente rivelato l'inefficienza. In seguito a questo fallimento, il regime sionista dovette ricorrere al sistema americano “THAD” per compensare le sue debolezze nella difesa; un'azione che mostra la profondità della preoccupazione e dell'ansia per la potenza militare dell'Iran.

Ora, alla vigilia dell’Operazione Promessa Vera 3, le analisi si concentrano sull’asse dei 2 grandi cambiamenti. Nelle operazioni precedenti, l'Iran si è concentrato maggiormente sui centri militari del regime sionista e si è astenuto dall'attaccare le infrastrutture urbane ed economiche di Israele, ma nella prossima operazione esiste la possibilità di prendere di mira strutture sensibili come giacimenti di gas, fonti di petrolio e acqua. infrastrutture in Israele. Un’azione del genere può causare danni profondi e irreparabili all’economia del regime sionista.

Sebbene l'Iran abbia utilizzato i missili balistici Qadr, Emad e Fattah, non ha ancora introdotto i missili strategici "Khorramshahr" e "Sejil". Questi missili, con la loro portata elevata e il loro potere distruttivo, saranno la carta vincente dell’Iran contro qualsiasi avventura sionista. Anche nel caso in cui si ripetesse l’equipaggiamento dell’Operazione Promessa Vera 2, il cambiamento degli obiettivi è sufficiente per creare un effetto multiforme.

E infine, le operazioni di Promessa Vera sono un simbolo della potenza della Repubblica Islamica dell'Iran contro un regime che ha sempre minacciato la sicurezza della regione con minacce e aggressioni. Anche se il percorso esatto della Promessa Vera 3 non è ancora chiaro, una cosa sembra certa: questa operazione, con nuove strategie e strumenti, sarà una risposta decisiva alle false ambizioni del regime sionista.